mercoledì 1 febbraio 2017

Marcialonga 2017 - Il racconto

Il dubbio sulla scelta degli sci mi ha tormentato fino all'ultimo... alla fine "è andata" per gli SkiTrab Duo Skin, con le pelli di mohair rosse da allenamento.
Lo skiman di Nones mi ha convinto a paraffinarli con Optiwax, un prodotto importato dalla Finlandia (leggi i suggerimenti di Carlo Brena in "SkiTrab Comp Duo Skin" del 16 Dicembre). A prima vista sembra un nastro adesivo per imballi. Lo stendi lungo tutta la soletta, ci passi sopra con un ferro da stiro... lentamente... per dare il tempo alla paraffina di passare dal nastro alla soletta, strappi il nastro e dai una spazzolata alla soletta. Tre minuti e... 25 euro passano dalle tue tasche a quelle di Nones. 

Non ho mai pensato "chi me l'ha fatto fare di usare le pelli...". Ho avuto la tenuta che mi serviva in "alternato" e una discreta scorrevolezza in "passo spinta". 

Per supportare la scelta delle "pelli" e della "cura" Optiwax ho fatto una stima dei km che ho percorso in passo alternato, in passo spinta e in altri stili più o meno definibili (i.e. spina di pesce, Bepi di Rialto, nave del deserto...), il risultato é in questa tabella:

Non mi sono mai veramente fermato ai punti di ristoro, ho sempre cercato di afferrare "al volo" cibo e bevande dai vassoi del personale di servizio sulla pista. Ho mangiato solo biscotti e cioccolato fondente e ho bevuto solo acqua, the e caffè.

Poco dopo avere superato Mazzin due volontari della Croce Rossa consigliavano di togliere gli sci prima di una discesa "pericolosa". Mi sono lasciato convincere, ma vedere molti concorrenti sfrecciare indenni mentre io perdevo tempo a sganciare e riagganciare i miei Rottefella mi ha un po' demoralizzato. 

La discesa di Moena, incubo dei pettorali dal 4000 in su, era presidiata dai volontari che la cospargevano di neve fresca al passaggio di ogni concorrente. Tutto è filato liscio. Ho avuto perfino l'impressione che la pista fosse più larga del solito.

Alla fine del rettilineo che si trova dopo l'abitato di Moena la pista passa sotto un piccolo ponte e piega verso destra. Qui devo registrare l'unica caduta della giornata: 
In prossimità del ponte sono in coda a due ragazze italiane. Sotto il ponte il fondo è ghiacciato e degrada leggermente a sinistra verso la riva del torrente. La prima ragazza cade, la seconda cade sulla prima, entrambe scivolano verso l'argine liberando la parte destra del tracciato. Arrivo io convinto di passare ma non faccio bene i conti col ghiaccio e le raggiungo inesorabilmente. Mi scuso con le ragazze. La seconda mi risponde che può capitare. 
Il tratto "cascata-Molina" è il più crudele dell'intera gara perché puoi quasi toccare i concorrenti che stanno risalendo in senso contrario dopo l'ultimo giro di boa. 
Nel punto in cui sono più vicini hanno 4/5 km di vantaggio su di te ed è quasi impossibile non farsi sfiorare da pensieri cattivi. Tra questi il più ricorrente è "come trafiggere coi bastoncini il concorrente che non fa nulla per nasconderti che non vorrebbe essere al tuo posto...". 

Ai piedi della salita finale ho tirato dritto senza sciolinare. Non potevo certo farmi spalmare klister rossa sulle pelli! 
Ho stretto i denti su tutti i tornanti della salita, gli unici punti del percorso in cui gli sci tendevano a "scapparmi via". Sono arrivato in cima quasi sospinto dalle urla di incoraggiamento della gente.

Erano quasi le 16:00 quando ho fatto il mio ingresso sul rettilineo finale. 
Ricordo queste cose: il sole, la voce dello speaker, il mio poco più che turistico double poling, la frase "mi sembri un po' stanchino" rivoltami dal fotografo appostato dopo l'arrivo e... il sorriso che gli ho restituito accompagnato mentalmente da un cordialissimo "vaffa".

1 commento:

  1. Se ho capito bene hai paraffinato a caldo anche le pelli. Se è così a me non sembra giusto. Per quanto lo spessore delle pelli sia molto sottile, stendendoci sopra a caldo la paraffina (che è una cera) puoi causare la formazione di grumi che in qualche modo possono influire negativamente sulla tenuta. Mi pare.

    RispondiElimina